Ago 22, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Sulla via

Sulla via

Rigenerarsi

come il Fiume

che confluisce

nel Mare.

Alternare

momenti

di spensierata

fanciullezza

al trascorrere

dei quotidiani

fastidi.

Correre sulla sabbia

improvvisamente

per un guizzo che

ti spinge a evadere,

poi tornare alla

consunta routine

con il sapore del sale.

Mare, grazie

per avermi abbracciato.

 

 

 

 

Mag 20, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Grazie, Precursore.

Grazie, Precursore.

Dedicato a Marco Pannela, una grande Persona che ci ha lasciato nel silenzio.

 

Eterni monologhi

alternavi

a gesti umanitari

di cui ci lasci orfano.

Spudorato,

controcorrente,

Ti facevi beffe

del Sistema.

Ora i Tuoi detrattori,

divenuti amici,

tessono le Tue lodi.

Lascia che sia…

il carrozzone avanza,

ora purtroppo senza di Te.

Mag 20, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Silenzio

Silenzio

Voci

si  alternano

si amplificano

nell’etere

come eco che si moltiplica.

Abbiamo perso

la dimensione

del Silenzio,

il linguaggio

Segreto di Dio.

Noi,  Dei moderni,

possediamo

solo il rumore,

crepuscolo

dello Spirito

che schiaccia

il Deserto

che ci alimenta

nel Profondo.

Ott 10, 2015 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Vicende da un mondo pazzo

Vicende da un mondo pazzo

Cari amici, come sapete prediligo la poesia alla narrazione.

Farò eccezione solo per raccontare gli eventi che mi sono accaduti dall’incidente del 27 agosto ad oggi. Correva l’anno 2015 (e corre ancora) allorché nel mese di agosto del giorno del Signore n. 27, dopo essere stato magnificamente in vacanza con gli amici che per brevità chiamerò Cesenatici (loro capiranno gli altri non so), di ritorno dal mio primo giorno di lavoro, percorrevo la strada che mi conduceva a casa dal lavoro.

Una vettura che se la memoria non mi tradisce era bianca e che poi si è dileguata impedendomi di attingervi la targa, ha invaso bruscamente la mia corsia di destra e mi ha costretto ad una frenata repentina e alla sterzata che mi ha proiettato sul marciapede e a fare il mio incontro con il palo della luce che mi stava attendendo.  Mi hanno soccorso, immobilizzato e portato in barella in Ospedale.

Niente di rotto per fortuna, solo dolorante, con la macchina però distrutta e uno shock che mi ha tenuto compagnia per un po’ e che ogni tanto ritorna a farmi visita sotto forma di panico.

Come se non bastasse nei giorni successivi l’ente che doveva riconoscermi l’infortunio, l’INAIL, ha obiettatato che non stavo percorrendo il tragitto ottimale dal lavoro a casa e quindi mi ha negato il risarcimento. Mi sono chiesto secondo quali parametri abbiano deciso di valutare i fatti.

Poi mi sono detto che era meglio soprassedere perché tanto con certe teste governate da norme asfitiche, logorroiche e ininterpretabili non si riesce a ragionare…

E veniamo ad oggi, quando con la mia nuova macchinina, un po’ titubante perché devo ancora prenderci la mano arrivo in centro, in corso San Maurizio e mi accingo a parcheggiare. Uno zelante parcheggiatore abusivo con in mano anche gli strumenti per lavare i vetri, si piazza dinanzi a me e mi da indicazioni per il parcheggio. Io preparo qualche soldino per ricompensarlo, ma quando glieli metto in mano mi dice che sono pochi e che ne vuole di più.

E come se non bastasse mi segue fino alla macchina che rilascia il tagliando di parcheggio. Io ero innervosito e mi ha preso un (bel) po’ di agitazione.

Morale della favola alla fine mi ha indotto a sganciarli un (bel) po’ di euro e non contento ne voleva di più, dicendomi anche sogghignando che mi aveva messo paura! E ne era orgoglioso…

Io mi chiedo perché le forze dell’ordine, i vigili e altri preposti si curino solo di dare multe ma non intervengano in certe situazioni, costringendoti anche a pagare oltre al dovuto per il parcheggio comunale anche il pizzo (salato) al parcheggiatore abusivo.

“In medio stat virtus” dicevano i nostri amici latini. Ma qui di “virtus” non se ne vede proprio traccia!

 

Ott 3, 2015 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Fogli di erba

Fogli di erba

Dal finestrino

guardo l’erba

sul ciglio della

strada.

Esili fili

che si intrecciano

bagnati dalla pioggia,

Steli che mi ricordano

protesi verso l’albero

l’affannarsi

l’affollarsi

dei profughi

alla meta.

 

Ago 30, 2015 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Approdi

Approdi

Nel silenzio

ritroviamo noi stessi,

smarriti

nel quotidiano

vorticoso

volgersi

degli eventi,

routine senza fine,

naufraghi

che solo Amore

redime e

conforta.

 

Ago 24, 2015 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Cesenatico

Cesenatico

Onde
sinuose
intersecano
flutti
di spuma
che l’arena
rivolgono.
Grovigli
di alghe
si snodano
tra piccoli
pesci guizzanti
al mio passo.
Raccolgo conchiglie
che quasi
si abbinano
come se fossero
state separate,
anime gemelle
sulla via del ritorno.
Torino mi aspetta
con la sua cupola
che illumina il
Mare della notte.
Lascio gli amici
con rimpianto,
scorre il fiume
che mi porterà
lontano.
Ago 23, 2015 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Tempo

Tempo

Come vento

che filtra

il palmo

della mano

ti trastulli,

mentre in spiaggia

si alternano

Sole e nuvole.

Solo Tu Amore

trascendi,

fiume

che leviga

la roccia

e sgorga dalla

fonte del nostro

Cuore.

Lasciamo che

i nostri passi

ci conducano

sul percorso che

è Vita,

senza sapere

dove vuoi portarci,

immemori del passato

e protesi al nuovo giorno

che l’Astro radioso vorrà

far risplendere.

 

 

 

Lug 22, 2015 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Agosto

Agosto

Rapido e fugace

come cerbiatto

scorre il tempo

di questa estate

afosa.

Quasi non ci accorgiamo

che un alito

di vento

fa voltare

rapidamente

le pagine del libro

dei nostri giorni.

E già si appresta

l’agognato agosto

a concederci

il breve riposo.

Dal cuore

la lucerna

dell’Amore

illuminerà l’orizzonte

dei nostri passi,

per condurci,

Lei sola sa dove,

alla nostra meta.

 

Feb 6, 2015 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Incenso

Incenso

Fiumi di

incenso

si effondono

dalle prodighe

bocche.

Non remore

non pudore

giacché

si apprestano

a dire

il solito

fatidico

corale

“si”…

condiviso

a suon di

convenienze

e di misera

codardia.