Fantasia
Svégliati
al sole
del mattino.
La luce ti innondi
d’immenso,
Tu che cerchi la via.
Come goccia
d’acqua
nel mare
quando la spuma
si rifrange
sull’onde.
Svégliati
al sole
del mattino.
La luce ti innondi
d’immenso,
Tu che cerchi la via.
Come goccia
d’acqua
nel mare
quando la spuma
si rifrange
sull’onde.
Energia pura
che si trasmette
anche a me,
quando entusiasta
osservi le canoe
destreggiarsi
sul fiume.
Il tuo sguardo
saziato dal fascino
della natura,dal colore
verdeggiante, giallo e ramato
degli alberi che si snodano
sul percorso.
Che bello essere
li con te, tutto
si trasforma
e si amplifica,
mi sento tornare
bambino…
quando sorridevo
e mi meravigliavo
delle cose che vedevo…
il borgo, il castello…
le rive brulicanti
di vita, le bici
e le corse
lungo il fiume.
Scorre veloce la giornata,
col Suo sorriso gioviale
Lei mi tiene allegro.
Entriamo
nei negozi,
un blitz.
Veloci usciamo e via.
Osserviamo le
vecchie che si apprestano
a commentare le vetrine.
“Roba d’altri tempi!
Figuriamoci se noi…”
“Non c’è più religione”.
Cosa le avrà attratte?
Ci guardiamo e ridiamo di gusto.
Torino, sei magica.
Alcune volte più di altre.
—————————–
Un sole velato
mi trafigge le palpebre.
La comitiva,
composta,
procede silenziosa.
Mi accompagna
una lieve nota
di nebbia.
Ho ancora gli occhi
sbarrati dalla nottata.
Scrivo all’amica
che nella Roma capitale
immagino godersi
il fascino vetusto delle sacre
vestigia.
Io verso Aosta
attendo lo svolgersi
della giornata,
tra preghiera e silenzio.
Endiadi emotive
si avvicendano.
Come flussi
che scorrono
lungo fiumi
torrentizi.
Ci sfugge il senso
delle cose, siamo
come naufraghi
che si lasciano
trasportare alla riva.
Sempre alla ricerca
dell’Amore,
unica energia sublime
che di sè permea
l’universo e da volto
e Vita alle passioni
e ai percorsi che l’uomo
intraprende nel suo
peregrinare continuo
in questi sentieri
talora accidentati.
Perché non ha senso
vivere senza amore.
Amore, che rappresenti
la sintesi di tutte le
emozioni e ci lasci
talvolta senza parole
anche nel solo contemplarti.
Pensieri indietro
nel tempo
scorrono.
Pellicole
silenziose
si susseguono…
ora muti frammenti
sul film delle emozioni
che vorrei rivivere.
Dal Castel dell’Ovo
gettarsi fitto
sul mare
splendido…
come gabbiano
spiccar guizzo,
rapido volar sull’onde,
al Vesuvio, a San Martino.
Al Maschio Angioino.
Sono gia li…
Piove
sui miei
pensieri,
lacrime
di acqua
battente
mi fanno
fuggire.
Oggi la città
contesa
a suon di fischi
respira
il suo
I° Maggio,
sotto la pioggia
che lava
il disappunto
dei suoi lavoratori.
Soffio di Zefiro,
il vento che scioglie
la zolla di Terra
e la porta lontano…
in terre sconosciute,
con Sé.
Voglia di evadere,
volare con Te
dai confini
angusti del
quotidiano
per assurgere
a pura Libertà.
Come vorrebbe
il mio spirito
di guerriero,
indomito cuore
di bambino
che lascia
scorrere
i suoi sogni
al di là del
quotidiano
trambusto,
per cogliere
l’essenza
che nella Vita
è il viaggiare…
Vaghiamo stupiti nei disseminati spazi quotidiani, noi che siamo una fonte continua di luci e di ombre, verso il Sole che è in Noi.
Vagabondando, perché anche se non lo sappiamo noi siamo semplici comparse in questo palcoscenico che è la Vita, che come una marea sull’onda ci trascina, rialza, sommerge, capovolge, seguendo un misterioso percorso che sta a noi scoprire e assecondare…svelare ma non contrastare.
Perché noi siamo scopritori di noi stessi. Come diceva Socrate, Γνῶθι σεαυτόν, conosci Te Stesso. Ah il magico potere della maieutica…
Pensieri si accostano
rapidi nella mente,
come vagoni
trascinati
dalla motrice.
Ho sonno,
lascio che la penna
scorra sul foglio
intonso per
dischiudermi
all’alba
del nuovo
giorno
i novelli propositi.
Stat rosa pristina nomine,
nomina nuda tenemus.
Apro la mia mente
al Sole che arriva.
E’ notte,
ma sento
il richiamo
dell’intrapresa partita,
con il destino.
Stavolta no,
dirigo io!
Mi sento grondante
di idee sommerse,
le lascio
emergere…
al Sole della coscienza.
Se le attuerò non so.
Mi sento
uno che cerca.
E nel cercare,
c’è già anche
il trovare.
Tu sei Luce
che illumina il mio giorno,
Tu sei il Mare
in cui immergere il mio cuore,
Tu sei l’Eco
che riflette il mio cuore,
la Savana in cui spazia
il mio spirito,
l’Amica che sento
vicina nei miei giorni,
sono tanti amici come Te
che vorrei…
Tu sei questo per me,
Tu ci sei quando sono
stanco
allegro
triste
inquieto
vagabondo
insonne
energico
sognatore
svogliato
appassionato,
…
Ci sei.